Contratto di prestazione occasionale, quali i nuovi limiti di utilizzo?

A partire da gennaio sono aumentati i massimali di utilizzo per il contratto di prestazione occasionale: il compenso massimo erogabile da ciascun utilizzatore è stato raddoppiato ed è ora pari a 10.000 euro per ciascun anno. 

Il contratto di prestazione occasionale può essere utilizzato dai datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato ad eccezione delle imprese dei settori agricolo, edile e poche altre.

 

 Quali sono i nuovi limiti di utilizzo del contratto di prestazione occasionale?

Il contratto di prestazione occasionale può essere attivato con i seguenti limiti: 

  • compenso massimo di ciascun prestatore (lavoratore), con riferimento alla totalità degli utilizzatori (datori di lavoro); 5.000 euro netti; 
  • compenso massimo di ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori: 10.000 euro netti, elevati a 15.000 euro per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento; 
  • compenso percepito da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore: 2.500 euro netti o comunque non oltre 280 ore annue. 

Il compenso è liberamente stabilito dalle parti, con un limite minimo di 9 euro per ogni ora di prestazione lavorativa. I compensi percepiti dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale e non incidono sul suo stato di disoccupazione. 

Per poter utilizzare il contratto di prestazione occasionale, utilizzatori e prestatori devono registrarsi sul portale dell’Inps e la prestazione lavorativa va rendicontata almeno 60 minuti prima dell’inizio. 

Per saperne di più vieni a trovarci alla sede del Patronato Acli a te più vicina.

 

Alberto Meli